Sapore di SALE, cura di Tutto
Infinite virtù benefiche in un unico granulo di sale
Sali di rocca, saline di mare. Potere tonificante. Gusto e cura in un unico rimedio. Nella formula del cristallo di sale, vibrano elementi vivi ed energie arcaiche, lì condensati sin dall’alba della vita. Le nonne, nel sale cucinavano ottime pietanze; con le torte, quel pizzico messo quasi di nascosto, aiutava l’albume a diventare morbida spuma di neve. Mescolando con il miele, preparavano una formidabile crema esfoliante e, a Natale, ecco un’allegra pasta per fare le statuine del presepe. Quando eri più sfortunato, il sale serviva nell’impacco per il mal d’orecchie. E la sera, per efficaci pediluvi dopo una lunga camminata. Allora torniamo là, in alta montagna, superata la scarpata morenica, fino ad arrivare sotto alla cascata con i nostri passi affaticati…
Quel luogo di ristoro dove ti va di togliere le scarpe e stare a piedi scalzi. Ci hai fatto caso? Se ascolti quell’acqua che precipita dall’alto e ci entri dentro con tutto il tuo essere, in quel gorgoglìo sembrano esserci tutti gli altri. A un tratto si confonde e, in un ascolto più ‘presente’, ora diventa risacca, temporale, ruscello, leggera pioggia di marzo.
Ichinen Sanzen è un insegnamento di antichi Maestri orientali e, riassunto, significa: Tremila regni (dell’essere) in un solo istante. In fondo è proprio vero, la potenza dell’universo vibra in ogni atomo che lo compone. Ora, nell’attimo presente. Bello immaginare questo concetto e attribuirlo ai tanti elementi del nostro mondo naturale perché sì, noi siamo tutt’uno con l’ambiente. Il fuoco, la linfa, i fiori: il principio su cui si basa l’omeopatia e tutta la cura olistica, è proprio quello dell’informazione contenuta nella materia. Oggi si è perso il contatto energetico con gli elementi primari che guariscono profondamente, quando li sappiamo riconoscere nella loro essenza. L’abbraccio a un grande leccio, la carezza alla terra, la luce calda di un cristallo di rocca.
E allora, torniamo al sale e prendiamone un pizzico dalla piccola saliera d’argento. Ma forse ne basta anche meno… In un unico granulo sono contenute infinite virtù benefiche: delle rocce, del mare, della luce. Ma anche di quella creatività e saggezza chiamate, a ragione, il sale della vita. Arguzia mordace e gustosa, oculatezza e buon senso. Simpatia. Lacrime, a volte. Sì, dinanzi a tanta benevola energia, c’è davvero da restare…di sale. Prendiamo quel granello e accogliamolo con amore nell’incavo della mano. Una molecola densa come l’istante dall’infinito potenziale evocato in mantra antichi. Tutto quello, siamo noi. Universo e forza vitale concentrati in una potente formula di consapevolezza.
Alessandra Chiappero
Narrazioni, Coaching e percorsi evolutivi
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