Un percorso di Golf realizzato per giocare insieme agli amici vicino a casa
L'inizio dei lavori risale al 1959; durarono circa 2 anni e si conclusero nella primavera del 1961, consentendo quindi l'inaugurazione del Club il giorno di Pasqua del medesimo anno.
Cesare Magnetti, un noto industriale locale, ne è stato l’anima. Fu lui ad individuare nelle campagne tra Barzana e Almenno San Bartolomeo, verso le Prealpi lecchesi e accanto alle valli dell’Imagna e del Brembo, un’area di circa 85 ettari che, per la vegetazione molto fitta, i dossi e gli avvallamenti naturali, ritenne adatta ad un percorso di Golf.
Con l’amico ingegner Ernesto Maggi, Magnetti era costretto ad andare a giocare a Villa d’Este e sentiva sempre di più la necessità di realizzare un campo vicino alla sua città. Ebbe l’appoggio di numerosi amici a cui si unirono presto altri nomi altrettanto noti e prestigiosi dell’imprenditoria bergamasca.
Magnetti si dedicò con entusiasmo all’impresa che realizzò magnificamente e diresse per 28 anni (succedendo all’amico Carlo Pesenti).
I tre percorsi tecnici del Golf Club l'Albenza
Le prime 18 buche del percorso vennero affidate al prestigioso Studio Cotton & Sutton: i due architetti londinesi, operando in totale rispetto dell’ambiente, diedero al campo un’impronta tipicamente anglosassone. Un percorso molto tecnico, con partenze sopraelevate ed una buona distribuzione di ostacoli d’acqua (utilizzando i ruscelli che spontaneamente sorgevano all’interno della proprietà) e di sabbia, ricco di pendenze naturali che rendono molto impegnativi gli arrivi su alcuni green.Uno splendido campo: 27 buche di indiscussa levatura tecnica, sapientemente disegnate dalla matita dei noti architetti inglesi Cotton & Sutton, suddivise in tre percorsi (Blu, Giallo e Rosso), di elevata e riconosciuta levatura tecnica, sui quali vengono disputate oltre 100 competizioni.
Immerso in un'incantevole cornice ambientale e paesaggistica, adagiato su morbide colline e ricco di vegetazione secolare, il campo rappresenta un patrimonio da vivere e condividere con chi, grazie al Gioco del Golf, desidera assaporare il piacere e l'emozione di momenti unici. L’ultima sua importante opera fu il terzo tracciato di 9 buche, inaugurato nel giugno del 1988, che giustamente porta il nome di “Percorso Magnetti” e che venne realizzato sotto la guida degli architetti Marco Croze e Tom Linskey, quest’ultimo direttore della Scuola Nazionale della Federgolf dal 1981 al 1984, nonché grande sostenitore delle potenzialità di Costantino Rocca.
Club House dallo stile rustico-elegante legato alla tradizione
Singolare è la Club House, progettata dall’architetto Sandro Angelini, che ha realizzato un edificio del tutto diverso dallo stile rustico-elegante che si incontra spesso in altri Club e che nasce dalla necessità di adattare alla nuova funzione una struttura già esistente. Qui si trovano ampi saloni, luminosi grazie alle grandi vetrate che si affacciano sui green, un ingresso moderno (avveniristico per l’epoca nel quale venne costruito), sale da gioco, uffici, bar e ristorante molto funzionali. Da evidenziare il largo impiego dei caratteristici muri in ciottoli e del ferro battuto, intimamente legati alle tradizioni ed alla cultura delle valli bergamasche. Tutto ciò ha reso l’Albenza uno dei Circoli più eleganti ed accoglienti d’Italia.
Nel 1995, appena prima dell’Open d’Italia, venne ultimata la realizzazione della nuova struttura posta di fronte alla Club House, che ospita un fornitissimo Pro-Shop e, soprattutto, un ampio ed attrezzato deposito per le sacche ed i carrelli, fiore all’occhiello del Club. Questo servizio, in precedenza, si trovava alla base della costruzione adiacente la bellissima piscina (realizzata alla fine degli anni 90), ora trasformata nel “Clubino”, struttura riservata ai numerosi ragazzi iscritti al Circolo, all'interno della quale possono beneficiare di un efficiente e coinvolgente servizio di baby sitting.